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| A me sinceramente l'idea che Shin potesse essere un coprotagonista e sopravvivere come amico di Ken simil Rei non mi aveva mai sfiorato, proprio tenendo conto degli anni in cui la serie è stata prodotta e arrivata in Italia (anni 80/86). Questa del cooprotagonista amico/nemico che non muore mi sembra una cosa più da manga moderno (Goku e Vegeta per es.) ma per le serie Giapponesi arrivate in Italia allora, Shin era perfettamente inquadrato nell'ottica del capo dei cattivi che cattivo doveva rimanere. Semmai, visti i sentimenti seppur "traviati" di Shin mi sarebbe venuto da immaginare un nemico finale al di sopra di lui e Shin che per amore di Giulia si ribellava e si sacrificava aiutando Ken, ma nulla di più. La serie poteva concludersi con Shin, vista la sua lunghezza, o continuare con altri cattivi (come è stato), ma una riabilitazione di Shin o, ancora più atipico, una sua compresenza come rivale ricorrente, mi sembra del tutto estranea alla logica "semplice" degli anime di quel periodo. Una cosa che invece mi aveva colpito, perché rivoluzionaria dell'epoca, era che Giulia fosse la donna di Ken, dato che i protagonisti difficilmente avevano relazioni definite. Dai pochi flashback sul rapimento di Giuila visti di sfuggita, inizialmente avevo pensato che fosse la madre di Ken (il che ci stava di più per le serie viste fino ad allora : ricerca dei genitori, madri che sembrano sempre giovani ecc..)
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